In relazione alle norme tecniche del Piano del Colore, fascicolo “NPC” del nuovo Piano Particolareggiato del Centro Storico di Trieste, a titolo di esempio, quali possono essere le casistiche più ricorrenti relative all’applicazione dell’art.5 “Definizione degli interventi”?

In base agli esiti dell’indagine stratigrafica si possono riscontrare le seguenti quattro casistiche più ricorrenti.

1) L’indagine individua i colori originari. La proposta progettuale prevede la loro riproposizione. Ad essa si applica l’articolo 15 secondo comma. Il colore originario, in questo caso, potrebbe non essere individuato nella “Tavolozza dei colori della città di Trieste” (fascicolo TPC) e, pertanto, la sua riproposizione rientra nelle previsioni dell’articolo 2 – “Elaborati costituenti il Piano del Colore”, ultimo comma il quale prevede che “Qualora studi, ricerche o elementi acquisiti attraverso indagini dirette sugli edifici storici evidenziassero ulteriori dati su tinte o, in generale, sugli elementi di facciata, questi andranno ad integrare gli allegati senza modificare il presente corpo normativo. E’ pertanto necessario che la documentazione sia inviata al Servizio territoriale e valorizzazione porto vecchio – ufficio pianificazione attuativa e accordi di programma, per l’acquisizione in atti. Per la riproposizione del colore originario non è necessaria l’acquisizione del parere della CPQU.

2) L’indagine individua solamente i colori originari di alcuni elementi della facciata. La proposta progettuale prevede la loro riproposizione mentre, per le parti mancanti, propone colori in base alla “Tavolozza dei colori della città di Trieste” (fascicolo TPC). Fermo restando, per gli originari, quanto al punto 1), alla proposta progettuale si applica l’articolo 15, secondo, terzo e quarto comma.Per tali scelte progettuali non è necessaria l’acquisizione del parere della CPQU.

3) L’indagine individua i colori originari o solamente quelli di alcuni elementi della facciata. La proposta progettuale prevede la loro sostituzione, anche parziale,riferita a singoli elementi,con altri colori presenti nella “Tavolozza dei colori della città di Trieste” (fascicolo TPC). Ad essa si applica l’articolo 6 – “Iter procedurale” comma sesto ma dev’essere esplicitamente richiesto dal proponente. La scelta progettuale dev’essere sottoposta al parere preventivo e vincolante della CPQU. Si ricorda che il sesto comma prevede, tra l’altro, che “È sempre facoltà della CPQU, in sede di valutazione degli interventi per l’espressione del vincolante parere preventivo proporre, un’unica volta, eventuali condizioni vincolanti o, se ritenuto, motivatamente non accogliere l’istanza.”.

4) L’indagine non individua i colori originari, nemmeno parzialmente. La proposta progettuale individua i colori della facciata in base alla “Tavolozza dei colori della città di Trieste” (fascicolo TPC). Ad essa si applica l’articolo 15 terzo e quarto comma.Per tali scelte progettuali non è necessaria l’acquisizione del parere della CPQU.

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